domenica, ottobre 08, 2006

Amato denuncia le colpe del Paese

"L'Italia sfrutta gli immigrati"

"Quasi tutti sono sfruttati. Ma ricordiamoci che tanti sono sfruttati anche da italiani". In un'intervista al Corriere della Sera, il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, denuncia le condizioni degli immigrati nel nostro Paese, attribuendo colpe agli italiani che alimentano il lavoro nero, affittano una casa a più extracomunitari e vanno con le prostitute. "Non ho nessuna obiezione a prendermela con i clienti", dice Amato.
Nel suo duro intervento, Amato parla dei ragazzini che lavano i vetri ai semafori "e lo fanno timidamente" e di quanti "lo fanno in modo aggressivo", ma ricorda che "quasi tutti sono sfruttati. E tanti sono sfruttati anche da italiani". "Buona parte della nostra edilizia - continua il ministro - vive di lavoro nero immigrato. Costano molto meno. Si denuncia la loro presenza nel cantiere solo quando hanno un incidente, per evitare guai. E sono i più fortunati. Altri ricevono una somma cash purché spariscano".
Se Amato giustifica gli italiani che si lamentano dei reati compiuti dagli stranieri in Italia, allo stesso tempo condanna i nostri connazionali che stanno dietro a numerose piaghe esistenti nella nostra società: " Non c'è un bianco e un nero. Non ci siamo solo noi italiani virtuosi, disturbati nella nostra vita quotidiana da persone che sgradevolmente si sono inserite. Ci sono anche diversi di noi che di questa sgradevolezza fanno la fonte del proprio reddito. Il principale incentivo all'immigrazione clandestina non sono i semafori ma il lavoro nero". Sulle polemiche che spesso sorgono nei quartieri più degradati, le parole di Amato hanno il sapore di una vera denuncia:"Questi fenomeni li crea l'ingordigia di alcuni proprietari di immobili i quali all'affitto di una famiglia preferiscono sei studenti o ancora meglio sedici immigrati che vengono messi a centimetri quadrati, realizzando un profitto fuori di misura. Via Anelli, a Padova, è figlia di questo".
Il ministro non usa mezzi termini neanche contro chi va con le prostitute: "Non ho alcuna obiezione a prendersela con i clienti". "Quando si cita la privacy - spiega il ministro - a difesa di uno squallido maschio che gira per la Salaria alla ricerca di ragazze dalle quali ottenere a pagamento ciò che non sa ottenere altrimenti, beh, della sua privacy mi interessa ben poco".
L'intervento del ministro avviene a pochi giorni dalla ultimazione del disegno di legge di riforma della legge Bossi-Fini. "Vorrei che su un tema epocale come questo le forze politiche avessero delle linee guida condivise. Spero che vinca la ragione ma temo che lo sfruttamento dell'emotività e le pregiudiziali ideologiche possano prevalere. Il mio progetto - continua il ministro - dovrà aiutarci a tenere distinti con maggior rigore gli immigrati regolari da quelli clandestini e dovrà evitare ai primi le inutili vessazioni alle quali l'attuale legge in più casi li assoggetta". articolo preso dal sito
"TGCOM Mediaset"


Commento : Ho pubblicato questo articolo,perchè mi trova pienamente daccordo con il ministro dell'Interno, Giuliano Amato,finalmente una presa di posizione senza ambiguità che sappiamo in politica, sono all'ordine del giorno.Ci sono sempre giochi a favorire questo o quel partito.
Spero ci sia una unità d'intenti tra opposizione e governo,su questo tema scottante,attuale e che noi Italiani non possiamo sempre fare finta di niente,perchè ricordiamoci che noi siamo stati un popolo di emigranti e che quindi la gente che arriva qui con buoni intenti e lavora e produce,và aiutata ad inserirsi e ad avere pari diritti.
Chiaro che questo non riguarda la gente che arriva e provoca violenza e disordine,ma questo si sà vale per tutti,Italiani o non.
Ciao
Beppe

1 commento:

Anni Rios ha detto...

letras, letras y mas letras lomalo es que no les entiendo, pon fotos asi un que no les entienda me doy una idea de que estas hablando, saluditos a todos.